DW History: episodio 4 – The Romans

Nerone sale al potere nel 54 d.C., a diciassette anni. Il suo principato prende il nome di Principatus Claudius.

Il primo scandalo del regno di Nerone coincise col suo primo matrimonio, considerato incestuoso, con la cugina di secondo grado Claudia Ottavia, figlia di suo prozio Claudio; Nerone più tardi divorziò da lei quando s’innamorò di Poppea. Questa, descritta come una donna notevolmente bella, sarebbe stata coinvolta, prima del matrimonio con l’imperatore, in una storia d’amore con Marco Salvio Otone, amico di Nerone stesso, suo compagno di feste e bagordi, e futuro imperatore. Otone sposò Poppea per ordine di Nerone, ma poi rifiutò che il suo matrimonio fosse solo di facciata e Nerone li fece divorziare.

Nel 59 Poppea fu sospettata d’aver organizzato l’omicidio di Agrippina e di esserne la vera mandante, mentre Otone venne inviato come governatore in Lusitania, l’odierno Portogallo. La madre di Nerone era stata condannata a morte e uccisa da sicari, che precedentemente avevano tentato di simulare incidenti e suicidio, a causa delle sue trame: forse intendeva far uccidere il figlio, per poi mettere sul trono un futuro suo marito e diventarne la co-imperatrice; la condanna venne approvata anche da Seneca e da Burro, il quale ne incaricò Aniceto. Questi, alla fine, la fece pugnalare, raccontando poi che lei stessa si era uccisa, dopo la scoperta della sua congiura contro Nerone.

È possibile che determinante fosse stato l’odio di Poppea per la futura suocera, che secondo Tacito aveva tentato anche l’incesto con Nerone, pur di estrometterla dal potere, e garantirlo a se stessa. Nerone l’aveva così allontanata dalla corte, e, alla fine aveva approvato anche l’omicidio.[20] Dopo un funerale nascosto e una sepoltura in un luogo non completamente noto del corpo di Agrippina, tuttavia, Nerone manifestò rimorso per la morte della madre, approvata a causa della debolezza del suo carattere e dell’ascendente che Poppea aveva su di lui. Confermò, con una lettera al Senato, “che avevano scoperto, con un’arma, il sicario Agermo, uno dei liberti più vicini ad Agrippina, e che lei, per rimorso, come se avesse preparato il delitto, aveva scontato quella colpa”. L’imperatore fu perseguitato da incubi su Agrippina per molto tempo. Nel 62, infine, Nerone sposò Poppea dopo aver ripudiato Claudia Ottavia per sterilità e averla relegata in Campania. Alcune manifestazioni popolari in favore della prima moglie, convinsero l’imperatore delle necessità di eliminarla, dopo averla accusata di tradimento, costringendola al suicidio.

Lo stesso anno Burro morì, forse avvelenato per ordine di Nerone (secondo Svetonio) o di malattia[24] secondo altri storici, e Seneca per un lungo periodo si ritirò a vita privata, a causa dei primi dissapori con Nerone e dell’odio del popolo che lo accusava della morte di Agrippina, che era rispettata dalla plebe e dai pretoriani in quanto figlia dell’amato Germanico. La carica di prefetto del Pretorio venne assegnata a Tigellino (già esiliato da Caligola per adulterio con Agrippina), uomo senza scrupoli, che non era nemmeno cauto come Burro nel nascondere i delitti di Stato.

Tigellino, di umili origini, divenne quindi molto ricco e potente.Contemporaneamente vennero introdotte una serie di leggi sul tradimento, che provocarono l’esecuzione di numerose condanne capitali. Nel 63 Nerone e Poppea ebbero una figlia, Claudia Augusta, che tuttavia morì ancora in fasce.Nel 65-66, come scrive Tacito, Poppea, in attesa del secondogenito di Nerone, morì, a Roma oppure nella sua villa di Oplontis, alle falde del Vesuvio, a causa di incidente di gravidanza, e non a causa di un calcio sferratole dal marito come è opinione comune: difatti a quel tempo Poppea era ammalata.

Secondo altri, invece, Nerone l’avrebbe ripudiata per sposare Statilia Messalina e Poppea, ritiratasi nella sua villa del Vesuviano, sarebbe morta nel 79 durante l’eruzione del Vesuvio. Svetonio lo accusa anche di numerosi altri crimini e depravazioni (come lo stupro della vestale Rubria, un crimine passibile di pena capitale che molti storici moderni hanno ritenuto invenzioni propagandistiche. Dopo la morte di Poppea, nel 66 Nerone sposò Statilia Messalina, la sua terza e ultima moglie. Lo storico delle Vite dei Cesari attribuisce a Nerone anche alcune relazioni omosessuali.

Secondo Cassio Dione (Epitome LXII, 12-13) e altri autori contemporanei, Nerone avrebbe contratto due matrimoni con maschi: il primo, con un liberto di nome Pitagora. Il secondo, con un liberto di nome Sporo, fatto castrare e sposato dopo la morte della moglie Poppea proprio perché straordinariamente somigliante all’imperatrice. Il matrimonio sarebbe avvenuto in Grecia e Nerone avrebbe affidato il giovincello alle cure di Calvia Crispinilla, come dama di camera. Secondo i contemporanei, “Pitagora sarebbe stato per lui un marito, Sporo sarebbe stato per lui una moglie”. A Nerone sono anche attribuite frequentazioni di prostitute, tra cui Caelia Adriana, donna di cui fu perdutamente innamorato, e feste con grande dispendio di denaro pubblico, derivata dalla tassazione aumentata.

Ed è qui, dal grande incendio di Roma, che parte la rubrica video di oggi, che vi consiglio di guardare: https://youtu.be/tIr0epCtePc

per oggi è tutto, alla prossima dal vostro Five!

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