Recensione in 5 punti 12×10

Disclaimer: questa puntata è talmente legata alla trama orizzontale che va analizzata nel contesto. Una vera e propria recensione ci sarà nel riepilogo dell’intera stagione. Per oggi mi limito a 5 punti relativi alla puntata che mi sembra interessante sottolineare.  Vedetelo per lo più come uno sfogo.

1 Cybermen. Qual è la differenza tra i Dalek e i Cybermen? I primi odiano e cercano di distruggere tutto ciò che non è Dalek, gli altri ricercano la sopravvivenza a tutti i costi, persino imponendo gli aggiornamenti robotici. Ovvio, no? E allora perché in questo episodio abbiamo dei Cybermen che vogliono distruggere tutto quello che non è come loro? Perché uccidono gli umani invece di convertirli? Le giustificazioni ci sono anche, sia chiaro. Sono in guerra e la loro priorità è sopravvivere, non convertire gli umani. La loro volontà di diventare completamente robotici è un’evoluzione deviata del loro pensiero. Il punto è però che non ha senso usare i Cybermen completamente stravolti in una puntata che sembra scritta a pennello per i Dalek. Sembra quasi che gli autori non abbiano chiare le caratteristiche dei nemici che utilizzano…

2 Canone. Una cosa statica muore. La vita è cambiamento. Stessa cosa vale per una trama e per un canone. Restare fissi su una cosa per sessanta anni porta alla morte della serie. Soprattutto in Doctor Who il canone è sempre stato molto fluido, elastico e senza risposte definitive. Va bene così. Ma stravolgere tutto deve avere una finalità narrativa. Queste nuove rivelazioni ce l’hanno? Non possiamo dare una vera risposta fino alla fine della macrotrama, ma devo confessare che sono dubbioso. Funziona nell’episodio? No. Non torna niente. Non starò a farvi l’elenco, ma ne discuteremo molto nei prossimi mesi, ne sono sicuro. Spero che Chibnall abbia pronte le risposte (e che le dia all’interno della serie, non su Twitter), ma per ora abbiamo una storia spezzata. Non è il modo di sovvertire un canone. Se lo fai lo devi anche ricostruire. All’interno della stessa narrativa. Non puoi farlo (sperando che lo faccia) anni dopo in altre stagioni.

3 The Division. Abbiamo degli agganci alla prossima stagione. Immagino che ci sarà il Dottore che indagherà sulle sue vite passate e sui ricordi cancellati dalla matrice. Non abbiamo capito chi o cosa fosse Brendan, solo che è legato a qualcosa chiamato The Division e che è segretissimo. Teorie al riguardo ne ho e anche di queste parleremo nei prossimi mesi. Vi interessa o ci hanno detto davvero troppo poco per prenderci? Io ancora non riesco a decidermi.

4 Il Dottore. Come per i Cybermen, devo chiedermi chi è il Dottore? Ogni incarnazione ha le sue peculiarità, ma ci sono delle costanti. Ad esempio cosa voglia dire accettare il nome Dottore. In questa puntata il Dottore sta fronteggiando il Maestro e la sua armata di Cybermasters. Ha il modo di sterminarli tutti, ma rinuncia. Codardo, sempre! Come ha detto il nono Dottore (Quanto amo Eccleston). Ma quando arriva un anziano pronto a premere il pulsante al posto sue le va benissimo. Eh? Qual era il motivo per cui non lo ha fatto lei allora? Non vuole macchiarsi le mani di sangue, ma se lo fa qualcun altro allora va bene? Avrebbe voluto premere il bottone ma non voleva morire? Io non vedo altre spiegazioni e da entrambe esce male. Ipocrita o egoista. Il decimo Dottore era il più spaventato dalla morte, ma quando deve salvare Wilf non esita. Un vecchio che voleva morire per salvarlo. Quasi le stesse parole. Mi sta anche bene che il tredicesimo Dottore abbia tratti più negativi (l’undicesimo celava un’oscurità e una furia spaventose), ma deve essere coerente. Quando mai in queste stagioni l’abbiamo vista così? Io ci vedo solo pessima scrittura. Pessima scrittura avvalorata dalla delirante scena in cui due litigano davanti ai loro nemici per passarsi l’arma che li può uccidere  e questi li stanno a guardare senza battere ciglio. Sono li davanti. A due passi! Bastava sparare a entrambi mentre discutevano e fine della minaccia.

5 I Judoon si teletrasportano dentro il Tardis! Non ho neanche un titolo per questo punto. Non. Si. Può. Teletrasportarsi. Dentro. Il. Tardis. Basta! È una delle poche regole scritte da seguire. Le regole posso essere aggirate o infrante, chiaro, ma quando succede deve essere un bel problema nella trama, una cosa da affrontare a livello narrativo. Chibnall spiegherà che i Judoon hanno una nuova tecnologia? Ma figuriamoci. E anche se lo facesse sarebbe troppo tardi e troppo comodo. Ha solo pensato a un finale di impatto, fregandosene. Che poi (bambini, non si inizia mai una frase con “che poi”) poteva scrivere la stessa identica scena fuori dal Tardis e non sarebbe cambiato niente. Il Dottore le parla accarezzandola da fuori, si appoggia alle porte così come qui fa alla console e i Judoon arrivano catturandola prima che possa rifugiarsi al suo interno. Bastava un cambiamento minimo. Ma questa è solo la rappresentazione della cura che si è messa nella scrittura.

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