Recensione Army of Ghosts & Doomsday

Ci sono alcune puntate che i fan di Doctor Who ricorderanno per sempre. Puntate che contengono momenti epici, a volte felici ed altri tristi, diventati iconici per la serie. Army of Ghosts e Doomsday, con il loro finale, rappresentano due di queste.

I due episodi, diretti da Graeme Harper e scritti da Russel T. Davies, chiudono il cerchio della prima stagione del decimo Dottore, dove David Tennant ha dimostrato tutto il suo talento fin dallo speciale di Natale in cui è comparso per la prima volta.

Il finale di questa stagione si apre con il ritorno di Rose e il Dottore a Londra, dove Jackie li accoglie dicendo a sua figlia che da lì a poco sarebbe arrivato suo padre (il nonno di Rose) a trovarli. Rose si insospettisce e rivela al Dottore che ciò non è possibile poiché suo nonno è morto dieci anni prima. Davanti ai loro occhi, però, compare un essere evanescente che si rivela essere un fantasma e, incredibilmente, non il solo. Jackie racconta infatti ai due che da un po’ di tempo, per un breve periodo di tempo a partire dal mezzogiorno di ogni giorno, fantasmi simili a quello che hanno visto si materializzano in tutto il mondo, senza che nessuno sappia il perché. A questo punto la scena si sposta negli uffici di un’azienda dove si vedono alcuni scienziati intenti ad effettuare esperimenti relativi a questi fantasmi, la cui comparsa viene in qualche modo azionata dagli scienziati tramite una particolare leva. Oltre a questo, essi sembrano particolarmente interessanti ad una sfera dall’apparenza metallica posta sotto la loro custodia e che stanno analizzando.

Sempre all’interno di questi uffici si vedono due dipendenti, intenti a cercare un posto per restare da soli, dirigersi verso una zona all’apparenza dedicata a dei lavori strutturali, nella quale però incontrano un Cyberman e dalla quale tornano nel loro ufficio con lo sguardo vuoto e l’andamento neutro, lobotomizzati da un paio di auricolari simili a quelli visti in Age of Steel comparsi sulle loro teste.

La scena torna sul Dottore intento a cercare di capire qualcosa in più della comparsa dei fantasmi grazie ad alcuni strumenti tecnologici sconosciuti agli esseri umani. Durante il fenomeno il Dottore riesce a catturare uno dei fantasmi, ma i membri dell’azienda vista in precedenza si accorgono di una fonte di energia estranea, capiscono che si tratta del Dottore e teletrasportano lui, Rose, Jackie e il Tardis nei loro uffici. Qui il direttore, Yvonne Hartman, rivela al Dottore che erano ansiosi di conoscerlo e gli chiedono di presentargli la sua companion. Dieci però finge che la sua compagna sia Jackie e non rivela la presenza di Rose, la quale rimane nascosta sul Tardis che viene portato via per essere analizzato.

Yvonne spiega al Dottore che si trovano al Torchwood, un’ente specializzato nello studio di tecnologia aliena dalla forma di un palazzo costruito sopra una breccia della quale nemmeno i membri del Torchwood conoscono i dettagli, ma che è ciò grazie alla quale, una volta aperta, è possibile la comparsa dei fantasmi. Yvonne mostra al Dottore anche la strana sfera che hanno trovato e che stanno analizzando, dicendogli che essa sembra non avere massa o peso. Il Dottore svela così che si tratta di una nave del vuoto, un mezzo in grado di attraversare il vuoto tra le dimensioni e che la breccia che i membri del Torchwood azionano ogni giorno è un’apertura tra gli universi che permette la comparsa dei fantasmi e l’afflusso di energia alla sfera affinché si apra. Il Dottore chiede dunque ad Yvonne di smettere di aprire la breccia ogni giorno e lei accetta, ma i due dipendenti lobotomizzati si ribellano e aprono ancora una volta la breccia, favorendo il passaggio nella dimensione attuale di milioni di fantasmi che si rivelano in realtà essere Cybermen pronti a conquistare il mondo. Mentre succede questo, l’energia scaturita dall’apertura della breccia è sufficiente a far aprire la nave del vuoto, dalla quale compaiono 4 Dalek.

Il Dottore, Jackie e Yvonne vengono rapiti dall’armata di Cybermen mentre Rose, uscita dal Tardis, si reca nella stanza della sfera, assistendo alla sua apertura. Qui i Dalek chiedono allo scienziato che stava studiando la sfera di inginocchiarsi a loro ma lui rifiuta, dicendo però prima loro che c’è un’altra specie che ha invaso la Terra. Il suo assistente si rivela essere Mickey che è giunto nella dimensione di Rose dal mondo parallelo dove lo avevamo lasciato in Age of Steel per combattere i Cybermen. I Dalek incontrano dunque i Cybermen che propongono loro un’alleanza, ma i due gruppi non trovano l’intesa e iniziano a combattersi. Nel frattempo Yvonne viene uccisa dai Cybermen davanti agli occhi del Dottore e di Jackie e, mentre stanno per essere uccisi anche loro, compaiono Jake e la resistenza pronti ad aiutare a combattere gli invasori in questa dimensione. Jackie riesce a scappare e Jake trasporta il Dottore nel mondo parallelo dove ricompare Pete, il padre di Rose, il quale spiega al Dottore che nel loro mondo la resistenza, impegnata a combattere i Cybermen, ha scoperto dell’esistenza del Torchwood e grazie alla sua tecnologia è riuscita a creare dei congegni (che appaiono come dei pulsanti) in grado di spostarsi tra i mondi, lo stesso utilizzato da Jake e Mickey. I tre tornano dunque nella dimensione di Rose. Intanto Rose e Mickey si trovano ancora al cospetto dei Dalek, i quali rivelano di aver bisogno di Rose per aprire “l’arca della genesi”, un contenitore che solo chi ha viaggiato nel tempo ed ha accumulato radiazioni di sottofondo può aprire. Rose provoca i Dalek dicendo di rifiutarsi di collaborare e che è stata lei ad uccidere il loro imperatore. I Dalek tentano dunque di ucciderla ma compaiono il Dottore, Jake e Pete che hanno attirato i Cybermen nella stanza della sfera per farli combattere contro i Dalek. Nella confusione Rose, Mickey, Jake, Pete e il Dottore riescono a scappare, ma Mickey tocca inavvertitamente l’arca della genesi e la attiva (anche Mickey ha viaggiato nel tempo). Mentre i buoni scappano reincontrano Jackie, la quale vede per la prima volta il Pete del mondo parallelo che è anch’egli scosso in quanto la Jackie del suo mondo è morta. I due si emozionano e si abbracciano, confermando così che il loro amore è forte da superare la differenza di mondi e dimensioni. I Dalek decidono di spostarsi verso il tetto dell’edificio dove l’arca della genesi si apre permettendo la fuoriuscita da essa di milioni di Dalek pronti a conquistare il mondo. Il Dottore capisce dunque che l’unico modo per salvare la situazione è riaprire la breccia e invertirne il flusso, in modo che tutti coloro che hanno attraversato il vuoto, che sono cosparsi di particelle del vuoto, siano risucchiati all’interno di essa per poi richiuderla poco dopo in modo da intrappolare i Dalek e i Cybermen nello spazio tra le dimensioni. Questo piano, però, metterebbe a rischio anche Pete, Mickey, Jake e il Dottore stesso che hanno viaggiato nel vuoto; per questo motivo il Dottore chiede loro di recarsi nel mondo parallelo insieme a Jackie e Rose, anche se una volta chiusa la breccia non sarà più possibile viaggiare di nuovo tra i mondi e quindi non potranno più vedersi. Rose vuole restare con il Dottore, ma Pete e gli altri la trasportano nel mondo parallelo. Lei decide di tornare dal Dottore ma, avendo viaggiato tra i mondi, ora rischia anche lei di essere risucchiata dalla breccia. Il Dottore attua il suo piano e i Dalek e i Cybermen vengono risucchiati nel vuoto mentre il Dottore e Rose si aggrappano ad alcune sporgenze per evitare di essere risucchiati. Rose, però, perde la presa e sta per essere risucchiata dalla breccia quando, poco prima che quest’ultima si chiuda per sempre, Pete ricompare e teletrasporta Rose nel mondo parallelo, salvandola ma condannandola a non vedere più il Dottore.

L’epilogo dei due episodi è ambientato qualche tempo dopo questi eventi. Rose è nel mondo parallelo insieme a Jackie, Pete e Mickey e da diverse notti fa un sogno ricorrente in cui il Dottore la chiama e le dà delle indicazioni. Rose racconta il suo sogno a Jackie, Pete e Mickey i quali decidono di aiutarla a fare quello che il Dottore le ha detto. I quattro si recano dunque in Norvegia, in una spiaggia sulla quale Rose vede comparire un ologramma del Dottore. Decimo spiega a Rose che è rimasta una piccola falla nella breccia, non sufficiente a poter viaggiare tra i mondi, ma sufficiente a poter parlare con lei un’ultima volta. Il Dottore conferma a Rose che non potranno più vedersi e lei gli rivela di amarlo; il Dottore è pronto a risponderle confessandogli i suoi sentimenti e di ricambiare ciò che lei prova per lui, ma la breccia si chiude definitivamente e non fa in tempo.

Il finale della seconda stagione della nuova serie di Doctor Who è sicuramente tra i più iconici, una chiusura perfetta per tutto il Roseverse e una sfumatura in più nella caratterizzazione del personaggio del Dottore. A partire dal Nono, Rose viene catapultata in un mondo completamente diverso dalla solita routine a cui è abituata: un mondo di emozioni, di pericoli ma anche di avventure in grado di farla sentire viva dove trova persino l’amore, l’amore per qualcuno di straordinario, tanto forte e strambo quanto buono. Gli sceneggiatori della serie non hanno mai nascosto ciò che Rose prova per il Dottore, fin dalla prima stagione della nuova serie è chiaro che il momento in cui Rose avrebbe confessato i suoi sentimenti al Dottore sarebbe arrivato, così come più volte lasciano intuire che anche il Dottore provi qualcosa per lei. E il momento alla fine arriva in questi episodi, in un contesto di tristezza totale dove il contrasto tra un amore che potrebbe superare anche la barriera data da mondi paralleli e l’impossibilità che esso emerga è palese. Nonostante ciò, però, ritengo che questa sia una chiusura perfetta per tutti gli altri personaggi del Roseverse, ciascuno dei quali è evoluto fino a colmare gran parte delle mancanze che li caratterizzavano alla loro comparsa. Partendo da Mickey, infatti, è chiaro come la sua trasformazione già iniziata in Age of Steel venga cristallizzata in questi episodi, dove il personaggio viene addirittura definito il Difensore della Terra: un gran bel salto in avanti per il timoroso Mickey che avevamo conosciuto. Lo stesso si può dire di Jackie: da donna sola che perde prima suo marito e successivamente vede sua figlia lasciare casa per viaggiare con un perfetto sconosciuto passa ad avere una famiglia, a poter vivere di nuovo con il suo vecchio marito (anche se di un mondo parallelo) e addirittura in attesa di un nuovo figlio da lui.

Per concludere, trovo che questa sia un’ottima chiusura non solo di stagione, ma anche di un pezzo di vita del Dottore, capace di galvanizzare lo spettatore con l’azione (Cybermen + Dalek combo totale) in un momento e di farlo commuovere per un addio il momento dopo, lasciando trasparire quel lato umano del Dottore che più volte ci ha fatto dimenticare delle sue origini e che, molto probabilmente, non è poi così tanto esclusiva degli esseri umani.

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