THE BATTLE OF RANSKOOR AV KOLOS, recensione di Brig

Quella di oggi è una recensione difficile, non so di preciso cosa scrivere. La puntata è sicuramente buona, non ha pecche particolari, ma rimane un finale di stagione e non può non essere giudicato senza tenerne conto.

Iniziamo dai punti di forza. 

Primo tra tutti Mark Addy, caratterista solido come pochi, che ci regala un personaggio immediatamente carismatico e interessante. Un pistolero veterano la cui mente viene devastata e che piano piano riemerge. Una delle forze dello show è proprio darci questi personaggi per una sola puntata che però rimangono impressi.

La storia è interessante e ben impostata. Ci sono un paio di colpi di scena ben costruiti e lo stesso Tim Shaw è un ritorno gradito. Però la volontà di creare solo episodi singoli si fa sentire più che mai, la vicenda cresce bene fino a una conclusione sbrigativa. Allo stesso modo riprendere il cattivo della prima puntata è azzardato, perché non ha certo spiccato tra gli altri.

Il percorso di Graham è piacevole e meno scontato del previsto. Quanto spesso abbiamo visto una buona persona cercare vendetta e alla fine decidere di essere invece una persona migliore? Ma il suo scambio con Ryan è genuino e umano e lo sparo finale ai piedi di Tim Shaw è un tocco di tridimensionalità che è il punto di forza di Chibnall. “Non dirlo al Dottore”

Il punto però è che non ho avuto nessun senso di fine stagione, mi aspetto domenica prossima di vedere il prossimo episodio. Speriamo che abbiano trattato lo speciale di capodanno con un senso maggiore di chiusura.

In conclusione abbiamo visto un buon episodio, ma un finale di stagione sottotono.

Brig

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