Cosa sappiamo sul Tardis?

Oggi parleremo di uno dei personaggi principali della serie Doctor Who, il Tardis. 
Riepiloghiamo quello che sappiamo sui Tardis.
Sono esseri viventi multidimensionali uniti a potentissimi computer gallifreyani. Sono preziosissimi e potentissimi. non tutti i Signori del tempo ne hanno uno, anzi, pare che siano una ristretta élite. Il Dottore ne ha rubato uno difettoso quando è fuggito da Gallifrey. Vediamo che, negli anni, tra i due si instaura un legame molto profondo.

Ho detto che i Tardis sono una fusione tra un essere vivente e tecnologia gallifreyana. Questo è importante da capire. La cabina esterna, la console, il circuito di mimetizzazione, il fatto che sia più grande all’interno, sono tutte cose create dalla tecnologia dei Signori del Tempo. Esistono molti modelli di Tardis, dai più vecchi ai più avanzati. Quello del Dottore è un modello 40, che viene definito più volte “antiquato”. In pratica è un modello d’epoca. Ora che ci penso questa passione per le macchine d’epoca il Dottore ce l’ha anche con le automobili! In ogni caso, il modello si riferisce alla parte meccanica, ovviamente, la parte vivente non esce ogni tanto con “l’ultimo modello”. E mi pare ovvio che la parte difettosa possa essere solo quella meccanica. Per la parte vivente di questo specifico Tardis si può parlare giusto di… temperamento vivace!

Nell’episodio “La Moglie del Dottore” l’anima del Tardis viene trasferita nel corpo di una donna, Idris. La parte meccanica resta invariata e il “corpo vivente” (credo sia impossibile da comprendere con occhi e mente umani, è pur sempre una creatura multidimensionale) viene posseduto da Casa. Il Dottore ricostruisce un Tardis dai rottami abbandonati, ma solo la parte meccanica. L’anima dentro Idris lo fa funzionare. La fusione delle due cose permette di viaggiare nel tempo. La “creatura Tardis” non viaggia nel tempo, vive simultaneamente nella sua totalità.
Un’ultima cosa.
In questa puntata il Dottore dice che è la prima volta che può parlare davvero con il suo Tardis. Questo è un momento molto commovente, i due sono insieme da secoli, inseparabili e uniti da uno dei legami più belli che si siano visti in una serie televisiva, ma non si sono mai parlati. 
Per questo motivo molti fan hanno storto il naso quando in “Uccidiamo Hitler” il Dottore, morente, parla con l’interfaccia vocale del Tardis, che assume l’aspetto di varie companion. Ma allora possono parlarsi quando vogliono?

No, c’è una differenza. Quella è l’interfaccia del computer gallifreyano del Tardis, non della creatura. Chiaramente parliamo di un computer talmente avanzato da essere quasi (chissà quanto?) senziente e strettamente connesso alla creatura vivente. Un computer che comprende le emozioni del Dottore e che, attraverso i secoli, si è plasmato come contraltare del Gallifreyano stesso. Ma non è la stessa cosa che poter parlare con l’anima del Tardis. 
Non siamo tristi, però. I due comunicano continuamente tramite le loro azioni e, se è certamente impossibile negare l’affetto che il Dottore prova per la sua cabina blu, è anche percepibile l’amore che essa prova per il suo buffo, scavezzacollo e vagabondo occupante.

La domanda di oggi, però, è:
Se aveste un Tardis e si incarnasse in una persona, quale sarebbe la prima cosa che le direste?

Brig