THE PILOT, recensione di Dalek Oba

“What, in the end, are any of us looking for? We’re looking for someone who’s looking for us”.
Cerchiamo tutti qualcuno che, nel mentre, stia cercando noi. Cerchiamo un posto a cui appartenere, una persona con cui andare via (o restare). Un amico, un amore, una famiglia.
Se la frase è originariamente riferita al rapporto tra Heather e Bill, non vuol dire però che sia meno vera per il Dottore. Ha momentaneamente (qualche decennio è ben poca cosa per lui) smesso di viaggiare per proteggere qualcosa che ha nascosto sulla Terra, e si è ripromesso per l’ennesima volta di non avere più companion.
Tuttavia è lui stesso a cercare Bill, a volerla vicina come allieva, come per cercare un compromesso accettabile: se per lei non potrà essere il Dottore, sarà un professore. Quando però si trova a dover tener fede alla promessa fatta a se stesso, cancellando la memoria alla ragazza, fallisce. Prende il Tardis e fugge via con lei, ancora una volta!
A convincerlo, le “donne della sua vita” (alcune, per lo meno): Susan e River, ricordate con le foto sulla scrivania, la stessa cabina blu, e poi Clara, di cui non ha immagini, di cui non ha nemmeno ricordi. Resta però prepotente il ricordo di averla dimenticata, e di soffrire di questo vuoto nella sua vita. È questo a fargli capire che togliere a Bill la possibilità di ricordare le avventure appena vissute, di ricordare Heather, sarebbe un’insensata crudeltà verso la ragazza, ma anche verso se stesso.
E poi, Bill e Heather. Steven Moffat ha questa incredibile capacità nel riuscire a cogliere l’essenza nelle relazioni. Che siano spalmate nel corso di svariate stagioni o, come in questo caso, compresse nell’arco di pochi minuti. Soffro ancora per l’incontro di Sally Sparrow e Billy Shipton in Blink, allontanati per sempre ancora prima che potesse esserci qualcosa tra loro. E Bill e Heather in un certo senso me li ricordano molto. Non se quest’ultima tornerà mai, e in che modo. Non so se sarà l’arrivo per Bill, o solo un’altra tappa. Per il momento, godiamoci il viaggio.

NOTE SPARSE:

  • Meravigliosa Bill. Dopo una puntata la adoro già.
  • Cosa sta proteggendo il Dottore, ben nascosto nei sotterranei all’università? O chi?
  • Il tema di Clara piazzato a tradimento in una delle scene più intense dell’episodio. Ho pianto.
  • Il Dottore che regala a Bill delle foto della sua mamma per Natale. L’ho già detto che ho pianto?
  • La gag del “bigger on the inside” probabilmente più lunga della storia di Doctor Who è stata molto divertente.
  • I Dalek! Yay!
  • Il teaser della stagione promette epicità. E poi… John Simm. Non ho altro da dire.

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