KNOCK KNOCK, recensione di Dalek Oba

Episodio molto “terrestre” per il Dottore, che si offre di aiutare Bill a traslocare in una casa con altri cinque studenti… e ovviamente si trova invischiato in un mistero. Niente viaggi nel tempo, questa volta, niente trasgressioni al suo misterioso giuramento perché, come sottolinea Nardole, in fondo anche la Terra è piena di cose decise a farti fuori.

Come fa l’affitto di una casa così grande e antica a essere così basso? Solo per la mancanza del riscaldamento, le prese antiquate e le pareti cigolanti? Mentre Bill cerca di convincerlo che non c’è nessun pericolo, il Dottore si autoinvita in salotto in attesa di una minaccia. Ed è effettivamente un bene, dato che la casa comincia a mangiare le persone. E qui non entrerò nei dettagli, dato che non sono esattamente una fan degli insetti, se sono migliaia e brulicanti.

Al di là della cornice horror, peraltro riuscitissima, le tematiche dell’episodio sono la famiglia e la perdita. C’è il nuovo nucleo famigliare che i sei ragazzi tentano di costruire andando a vivere insieme (così come avevano già fatto gli altri gruppi più sfortunati in passato), la famiglia vera composta dal Landlord e da Eliza, Bill e sua madre, anche se in forma di fotografia e, infine, il duo Bill-Dottore, dato che la ragazza, davanti ai suoi nuovi amici, lo spaccia per suo nonno. Per quanto il siparietto sia stato creato apposta per farlo chiamare “Grandfather” dalla ragazza, in un ovvio omaggio a Susan e al Primo Dottore… a mio parere risulta un po’ forzato. Forse Twelve non sarà sempre pronto a capire l’età degli esseri umani, ma in questo caso ha ragione a protestare: la differenza d’età tra i due attori (ventinove anni) è decisamente poca per farli sembrare nonno e nipote.

Il tema della perdita di una persona cara è ovviamente al centro della vicenda, dato che il tutto è scatenato da un bambino disperato all’idea di perdere sua madre, tanto da arrivare a far passare a entrambi una vita da reclusi e a uccidere, pur di stare con lei. Le dinamiche mi hanno ricordato un po’ quelle di The Empty Child/The Doctor Dances, e anche in questo caso a risolvere la vicenda è l’intervento della figura materna, anche se con risultati più drammatici. Non tutti sopravvivono, questa volta.

Il tema della perdita tocca però anche Bill, che di sua madre non ha ricordi ma solo fotografie, e non può lasciare insensibile il Dottore, tanto più che solo poco prima aveva citato i Time Lord: prima persi e poi ritrovati, di cui si sente parte ma da cui, al tempo stesso, continua a scappare. C’è anche la sua risoluta volontà di non spiegare a Bill cosa sia la rigenerazione, per evitarle anche solo il discorso di un’altra possibile perdita.

Impossibile non citare la grande guest star dell’episodio, ovvero David Suchet, un attore con una carriera ampia e variegata, ma particolarmente noto al grande pubblico per aver interpretato Poirot dal 1989 al 2013. Nel ruolo di Eliza c’è invece Mariah Gale, l’Ophelia dell’Hamlet di David Tennant (2009).

Come di consueto, la parte finale della recensione è dedicata al Vault, con tutti i relativi spoiler sul prosieguo della stagione, per cui attenzione.
Innanzitutto. Chi ha deciso di interrompere l’episodio COSI’? non abbiamo potuto dare nemmeno una sbirciatina… In secondo luogo, il pianoforte. A quale prigioniero il Dottore regalerebbe un pianoforte, porterebbe cibo da asporto e racconterebbe storielle macabre? Chiunque ci sia lì dentro, e per ora gli indizi stanno spingendo verso una direzione ben precisa, è una persona a cui il Dottore tiene. Quindi sarà davvero Missy/il Maestro? O è troppo ovvio? E un’altra domanda che mi sono posta è… se non fosse prigioniero? Se chiunque fosse lì dentro avesse SCELTO di starci per la sua incolumità??? Prima o poi sapremo tutto.

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