Classic Wednesday – Ottavo Dottore

Doctor Who – Il Film

Il Settimo Dottore sta trasportando da Skaro a Gallifrey i resti del Maestro, dopo l’esecuzione di quest’ultimo e su sua espressa richiesta. Durante il viaggio del TARDIS, però, la teca si rompe e… tu, spettatore, ti aspetti delle ceneri, no? Invece è tipo un viscidume grigio-argento che inizia a farsi strada e prende il controllo della nave. Atterraggio di emergenza sulla Terra – che sorpresa! – la sera del 30 dicembre 1999. Siamo a San Francisco e non appena il Dottore esce dalla porta viene un tantino coinvolto in una sparatoria fra gang. Crivellato di colpi al posto del giovane Chang Lee, il Dottore riesce a vedere la brodaglia-Maestro uscire dal buco della serratura del TARDIS e tenta di comunicare sia con lui che i medici dell’ospedale dove viene ricoverato… anche per avvisarli che ha bisogno di un orologio atomico e di non avere organi umani… ma tutto invano. Così, quando la cardiologa Grace Holloway lo opera, involontariamente lo uccide. La donna è sconvolta e scopre che le lastre non erano “sovraesposte” ma il Dottore ha davvero due cuori, quindi richiede un’autopsia e parla con Lee. Immaginate questo giovane che ha appena perso i suoi amici ed è ricercato dai suoi nemici… dormire tranquillamente in sala d’aspetto e, quando Grace lo sveglia, non sussultare minimamente. Molto credibile. Comunque sia, Lee finge di essere un amico del Dottore per impossessarsi dei suoi effetti personali, ma Grace non gli crede e lui fugge.

Il Dottore, durante la notte, fra tuoni e lampi si rigenera in un uomo dai lunghi capelli ricci (curiosità: in realtà Paul McGann indossava una parrucca) che provoca uno svenimento all’inserviente dell’obitorio e si aggira per l’ospedale senza memoria.

Intanto, la brodaglia (che si muove sotto forma di serpente traslucido) si è insinuata nel corpo di un paramedico di nome Bruce, quello che ha soccorso il Dottore dopo la sparatoria, anche se sa già che si tratta di un “guscio” temporaneo. Il suo piano è di impossessarsi del Dottore, per avere le sue rigenerazioni!

Mentre Grace, dopo un violento scontro con l’amministratore dell’ospedale, si licenzia e sta per andare a casa, il Dottore la riconosce e la segue, perché è l’unica che può dirgli chi lui sia. Grace sta per chiamare aiuto, ma poi lo vede estrarsi dal petto il sondino rimasto incastrato durante l’operazione e suo malgrado ammette a se stessa che si tratta proprio dell’uomo morto in sala operatoria. Lo porta a casa sua e hanno questa bellissima conversazione su Da Vinci, Puccini e sul “trattenere la morte” che è il sogno di ogni… dottore, Grace inclusa! Ancora, però, questo titolo non gli dà indizi sulla propria identità, e ci vuole una passeggiata romantica per sbloccare ulteriori ricordi.

Il Maestro, scoperto che Lee ha la chiave del TARDIS, va a cercarlo e lo convince che il Dottore è malvagio, che gli ha rubato il corpo con tutte le rigenerazioni e che una di queste è stata… Gengis Khan. Gli regala un miliardo di dollari in polvere d’oro e gliene offre il doppio purché lo aiuti a riavere ciò che è suo… e lui crede ad ogni parola. Lo porta nella Stanza del Chiostro e gli fa aprire l’Occhio dell’Armonia, il cuore pulsante del TARDIS, così da poter rintracciare il nemico: questi appare in un ologramma (anche sonoro) e Lee riconosce Grace.

Nello stesso momento, il Dottore ricorda chi è e sente che l’Occhio è stato aperto: il pianeta è in pericolo e entro mezzanotte verrà distrutto. Già il notiziario riporta disastri in tutto il mondo, ma intanto Grace è rimasta spaventata dal comportamento “delirante” del Dottore, che è passato dal baciarla dolcemente ad uno sproloquio sul pericolo che incombe, e ha chiamato un’ambulanza per portarlo in Psichiatria.

Cioè, questo tizio ha due cuori, è resuscitato con un nuovo corpo e te lo sei baciato. Se ti racconta che il suo nemico sta usando un’arma di distruzione di massa, oh, è sicuramente folle, anche se ne hai le prove sotto gli occhi. Ma la scena peggiora: il Maestro arriva con l’ambulanza a casa di Grace proprio quando il notiziario annuncia l’esposizione al pubblico di un… dai, indovinate: un nuovissimo e potentissimo orologio atomico!

Quindi sono lì nell’ambulanza, Grace finge di assecondare il Dottore, Lee guida, ma ad un certo punto deve frenare di colpo perché c’è stato un incidente che ha causato un enorme ingorgo. La frenata fa saltar via gli occhiali da sole del Maestro e il Dottore vede i suoi occhi verde acido stile serpente. Scoperto, il Maestro sputa una brodaglia trasparente addosso a Grace. Sì, è tutto molto trash, ma l’avete già capito.

Finalmente, Grace capisce che si può fidare del Dottore e che è tutto vero. Rubano una moto della polizia e al termine del classico inseguimento rocambolesco si recano veramente all’inaugurazione dell’orologio. Alla fine si scopre che al Dottore serviva solo un piccolo componente di quest’ultimo per riparare il TARDIS, e riescono a trafugarlo abbastanza tranquillamente, ma il Maestro e Lee li hanno preceduti e ricomincia l’inseguimento, questa volta con destinazione TARDIS.

Il Dottore chiude l’Occhio dell’Armonia, ma ormai il TARDIS non ha più energia e ci vuole un riavvio d’emergenza. Grace lo aiuta ma… ricordate la sputazzata del Maestro? Bene, la sostanza inizia a fare effetto e all’improvviso la donna si ritrova sotto il suo controllo: dà una martellata in testa al Dottore, che si sveglia poi legato su una barella nella Stanza del Chiostro. Il Maestro si è messo in tiro, in abiti gallifreyani, e vuole riaprire l’Occhio… ma il Dottore riesce a convincere Lee che tutto ciò che gli ha raccontato il Maestro sono bugie. Il Maestro uccide Lee e usa Grace, ma per farlo deve prima eliminare il suo influsso su di lei (con un bacio, nientemeno) e appena può lei corre nella stanza della console per riavviare il TARDIS e tornare indietro di due giorni.

Intanto il Maestro si è collegato al Dottore tramite l’Occhio per assorbire le sue rigenerazioni. All’ultimo secondo prima del rintocco della mezzanotte, Grace riesce nel suo intento e la nave entra in orbita temporale. Non si capisce cosa significhi, così torna dal Dottore per chiederglielo e già che c’è lo libera, ma il Maestro la butta giù da una balconata. I due Signori del Tempo lottano e alla fine il Maestro finisce assorbito dall’Occhio, disdegnando l’aiuto offerto dal Dottore. L’Occhio dell’Armonia si richiude, ma non prima di aver emanato una certa quantità di energia che riporta in vita Grace e Lee.

Ah, e il TARDIS rutta, come se non riuscisse a digerire bene il Maestro. Umorismo raffinatissimo.

Gran finale (sentite l’ironia?): si torna alla notte di Capodanno, la Terra non viene distrutta, Lee ha il permesso di tenersi il miliardo di dollari e Grace rifiuta di diventare la nuova companion del Dottore. Il quale si sistema sulla poltrona, prende il libro che stava leggendo all’inizio del film e torna ad ascoltare lo stesso disco mentre il TARDIS viaggia nello spazio e nel tempo.

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