aDWento 10: Fanfiction!

C’erano una volta, tanto tempo fa
Sette bambine all’incirca della stessa età.
Poca importa la loro altezza o il colore dei capelli,
Se fossero sole, o avessero fratelli,
In cuor loro sentivano una piccola mancanza,
Come se mancasse un partner alla loro danza.
Il tempo passava, Natale arrivò,
La Terra girava, e le loro vite cambiò.
Accadde un anno qualcosa di speciale,
Qualcosa per cui sempre avrebbero ricordato il Natale.
Chi sotto l’albero, chi sotto il letto,
Chi addirittura lo cercò, curiosa, e lo trovò in un cassetto,
Oppure ancora donato ad una festa, dove si perdevano le voci,
Ma tutte ricevettero lo stesso oggetto: uno schiaccianoci.
Giacca di pelle, scarpe di tela o farfallino,
Cappotto blu o maglietta a strisce e orecchino.
“Che strano presente da fare a un bambina!”
“Non capisco il senso… ma forse è meglio pensarci domattina.”
Le prese per mano Morfeo, verso un sonno profondo, con estrema cura,
Ma non sapevano che di lì a poco si sarebbero aperte le porte di una fantastica avventura.
Un’aria gelida, un rumore strano e un colpo sordo e inaspettato.
Si svegliarono di soprassalto, per rendersi conto che il loro schiaccianoci era andato.
Lo trovarono per terra, come svenuto.
“Dammi una mano! Non vedi che sono caduto?!”
“Aspetta un momento, tu sai parlare!
Ma sei di legno, come lo riesci a fare?”
“Non sono io che parlo, sei tu che mi capisci.
Ora, rimettimi in piedi e vai al riparo, sparisci!”
E nello stesso istante, da una crepa nel pavimento
Uscirono una moltitudine di topi, addirittura più di cento.
Ma non erano topi, erano qualcosa di strano,
Erano metallici, su ruote, e con un braccio con il quale sparavano.
“Non credere, Dottore, che riuscirai a scappare.
Sei nostro, ora. STERMINARE!”
Disse così il loro signore e padrone,
Ma accidentalmente un colpo sbagliò la direzione.
Colpì le bambine, tutte nello stesso istante.
“Okay, qui è dove si fa interessante.”
“Quelli che vedi sono Dalek, i miei acerrimi nemici.
Ma non preoccuparti: ho chiamato dei buoni amici!”
L’orda robotica continuava la sua avanzata.
“Dottore, sono troppi, non conviene una ritirata?”
A quelle parole, un portale si aprì,
E una miriade di persone ai due si unì.
Tra colpi di pistola, arti marziali e semplici sgambetti
I Dalek indietreggiavano per proteggersi, sempre più stretti.
Fino a quando ne rimase solo uno, il loro Creatore,
che fiero avanzò verso di loro con nero umore.
“Avete vinto, è vero, ma queste bambine adesso?
Come tornano indietro se sono alte quanto un tocco di gesso?”
“Credi davvero che non ci abbia pensato?
Basta invertire la polarità, era tutto calcolato!”
Così disse, e in un battito di ciglia,
Eccole di nuovo cresciute, pronte per tornare dalla loro famiglia!
La mattina dopo, ognuna nel letto e tutte al calduccio,
Si svegliarono entusiaste, ma con un piccolo cruccio.
Cercarono il loro schiaccianoci dappertutto, non poteva essere sparito.
E invece era così… pareva volatilizzato, o forse fuggito.
Provarono a consolarsi pensando ai regali in attesa di essere scartati,
Ma non ci riuscirono perché pensavano a quegli eventi che ora parevano offuscati.
Nel mezzo dei loro pensieri, notarono un pacchetto con la carta blu che sembrava diverso.
“Che questo sia un altro segno dell’universo?”
Lo scartarono, e nel vedere il contenuto il cuore saltò,
Perché ognuna di loro qualcosa di speciale trovò.
Una giacca di pelle, delle scarpe di tela e un piccolo farfallino,
Un enorme cappotto blu, una maglietta a righe e un orecchino.
“Grazie Babbo Natale, tu sì che mi hai fatto il regalo migliore!
Hai riportato da me il mio schiaccianoci, il Dottore!”

Se questo canto di Natale non vi ha annoiato,
Da buon cantastorie ve ne sarò grato.
Ma ora, una domanda, la domanda finale:
Tu ci credi a Babbo Natale?

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