THE PILOT, recensione di Brig

Che dire della prima puntata di questa stagione?

Un episodio ottimo, senza dubbio, ma questo lo avrete già letto in tutte le altre recensioni entusiaste. Potrei iniziare anche io a elencare tutte le cose belle (Bill, Heather, Nardole, il Dottore), ma sarebbe ripetitivo. Facciamo qualcosa di più costruttivo. Niente è perfetto, neanche questa puntata, parliamo dei difetti!

Il “mostro” della puntata è sviluppato pochissimo e serve solo come pretesto per far scappare Bill e il Dottore. Questa è una cosa a cui siamo abituati nelle puntate di presentazione di una nuova companion, tuttavia dispiace. Forse rivedremo Heather e sapremo di più sul liquido senziente, ma giudicando la puntata in sé questo va fatto notare. E, a proposito dell’alieno, l’idea della pozzanghera che non riflette le immagini ma le copia è interessante, ma sfruttata poco e male, ammettiamolo. Moffat ogni tanto ha questo vizio, gli viene un’idea geniale, davvero geniale, la usa in una puntata, ma senza davvero sfruttarla a fondo. Peccato. E sono un fan di Moffat, beninteso.

Anche i Dalek sono usati in modo un po’ gratuito, per quanto divertentissimo, ma possiamo perdonarglielo. Iniziare con i Dalek è sempre il modo giusto.

C’è un’ultima cosa che non mi ha fatto impazzire. Quante volte, ormai, abbiamo visto il Dottore distrutto per la perdita delle persone a lui care fermarsi e crogiolarsi nel dolore per poi essere ritrascinato in pista da una nuova companion? Oserei dire “ogni volta che c’è un ricambio di companion”. Certo è uno stilema narrativo funzionale, ma sa di vecchio. In questa puntata si percepisce qualcosa di diverso, è lui a cercare Bill (spero ci sia qualcosa dietro, se volete nei commenti esporrò una mia teoria) e sembra fermo nell’università più a causa della fantomatica “promessa” e del Vault che a causa del dolore, ma sono cose che vengono suggerite. Le puntate seguenti mi smentiranno, spero, ma vedendo solo questa le modalità sanno di già visto.

Detto questo, per non dilungarmi, vorrei aggiungere solo due cose.

Primo: da ora in poi mi sforzerò di sorridere quando non capisco qualcosa.

Secondo: ma quanto è tenero il Dottore che torna indietro nel tempo per scattare le foto alla madre di Bill? Ha quasi commosso un cuore di pietra come il mio, è un gesto così dolce e schivo allo stesso tempo. Capaldi si rigenererà sempre troppo presto, per quello che mi riguarda.

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