OXYGEN, recensione di Brig

Quinta puntata, si torna nello spazio. Bill muore, il capitalismo è male e il Dottore ora è cieco. Cos’altro aggiungere, in realtà?

La puntata è strutturata davvero bene, ha un’atmosfera costruita magistralmente e la tensione tiene. Iniziamo con un prologo che presenta una stazione spaziale in difficoltà, con la voce del nostro Capaldi che spiega quanto sia mortale lo spazio, cosa che serve a farci capire più tardi cosa succederà ai protagonisti se esposti al vuoto. Ma la lezione, magistralmente interpretata, invece di sapere di spiegone, suggerisce il tono della puntata. Tono che oscilla tra i siparietti del trio protagonista (finalmente un po’ di Nardole), divertenti, e la claustrofobica e asfissiante (è il caso di dirlo) atmosfera della stazione spaziale.

Gli svolgimenti di trama sono facilmente intuibili, ma i colpi di scena sono ben giocati. Non si può davvero credere alla morte di Bill, ma la scena in cui viene lasciata a morire è di impatto. A questo punto non crediamo neanche che il Dottore rimarrà cieco e invece veniamo presi in contropiede.

Tra una tuta che si chiama Velma e dei cadaveri congelati che inseguono i protagonisti, abbiamo anche una feroce critica al capitalismo. Critica poco sottile, se vogliamo, ma la puntata non ci risparmia morti e punte che arrivano quasi al gore, inusitate in Doctor Who.

Quindi? Un ottimo episodio, da vedere (ma forse non da rivedere presto), che getta le basi per quello successivo.

 

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